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Giuseppe Conte, una voce nella fronda M5s: "Promette posti blindatissimi nella sua lista", il premier può davvero saltare

“Quello che si dice nel Palazzo è che questa gente vuole andare a votare perché Giuseppe Conte gli ha promesso posti blindati nella sua lista”. Così un parlamentare di peso del Movimento 5 Stelle si è espresso a Il Giornale sui cosiddetti “frondisti”, che sarebbero pronti a una mossa-kamikaze non votando la fiducia a un altro governo che comprenda Matteo Renzi. “Vogliono fare la campagna elettorale facendo passare Conte per la vittima di Renzi”, ha sostenuto il grillino interpellato dal quotidiano diretto da Alessandro Sallusti.

 

 

Che sia vero o meno, di certo c’è che i ribelli del M5s hanno già iniziato le trattative: il no al rientro del leader di Italia Viva non è definitivo, è più un sì condizionato da cosa i renziani metteranno sul tavolo di maggioranza. Ad esempio sul Mes i grillini non hanno alcuna intenzione di mollare, così come la giustizia è un fronte caldo anche se si vocifera che il sacrificio di Alfonso Bonafede potrebbe essere tutto sommato accettabile. Non a caso i vertici del Movimento sostengono che per placare la fronda bisogna insistere soprattutto sul no al Mes. 

 

 

“Su questo punto non c’è negoziato”, spiegano fonti grilline di primo livello al Giornale: “La discussione su questo è chiusa: per noi attivarlo è impossibile perché non terremmo, il gruppo esploderebbe”. Uno dei modi per trovare la quadra con Renzi potrebbe allora essere il seguente: “Non deve alzare la posta sul Mes - rivelano le stesse fonti - ma possiamo riscrivere insieme i saldi del Recovery facendo in modo di destinare più fondi, più risorse alla sanità”. Nel frattempo secondo Il Giornale è partito anche il totoministri: in tanti vogliono prendere il posto dei grillini che salteranno, e qui la partita interna si preannuncia infuocata, dato che i contiani vogliono essere ricompensati e i ribelli che avanzano ambizioni importanti.