Effetto-domino
Marta Cartabia, l'indiscrezione di Luigi Bisignani: "Lei al posto di Bonafede nel Conte-ter"
Fervono le consultazioni. Roberto Fico cerca di trovare un accordo per una nuova maggioranza giallorossa con Giuseppe Conte ancora premier. Martedì l'esito di questo tentativo. Ma Matteo Renzi e Italia Viva alzano la posta: a fronte di una possibile retromarcia sul Mes, fioccano indiscrezioni circa le richieste di poltrone e ministeri, oltre ai punti che IV considera ineludibili in termini di programma, in primis recovery fund. Insomma, se Conte-ter sarà, la squadra di governo verrà profondamente rimaneggiata. E se al contrario l'avvocato non riuscirà a confermarsi presidente del Consiglio, tra le ipotesi in campo c'è quella di un governo del presidente, magari con Marta Cartabia premier, ex presidente dalla Corte Costituzionale.
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Ipotesi, quella della Cartabia premier, che non scarta neppure Vittorio Feltri. Eppure, il nome della costituzionalista sarebbe d'attualità anche in caso di Conte-ter. È quanto rivela Luigi Bisignani in un retroscena su Il Tempo, dove insiste sul ruolo di Ugo Zampetti, segretario generale al Quirinale, fedelissimo di Sergio Mattarella. Infatti, l'uomo che sussurrava ai potenti, sul quotidiano di Franco Bechis sostiene che "spigolature a parte, sarà proprio Zampetti, se la missione andrà in porto, a costringere Conte di dover fare a meno del suo amato talent scout Fofo' Bonafede alla Giustizia". Insomma, nel Conte-ter per certo non ci sarà spazio per Alfonso Bonafede, un ministro che Renzi in primis, ma anche il Pd, non vuole più vedere a via Arenula.
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"Pare che, come Guardasigilli", riprende Bisignani, sia "destinata una nuova star, Marta Cartabia, cattolica garantista, da sempre nel cuore di Mattarella. Ma siccome il primo amore non si scorda mai, Conte si farà ancora una volta concavo o convesso e pare che si porterà il suo Bonafede a Palazzo Chigi, come sottosegretario al posto di Fraccaro che già strilla. E lì si troverà a collaborare con Alessandro Goracci, che proprio Zampetti ha voluto come capo gabinetto di Conte, una sorta di suo infiltrato personale. Il mondo dei Palazzi piccolo, ma tutto gira. Soprattutto a suon di valzer e piroette", sottolinea Bisignani. Insomma, Marta Cartabia ministro della Giustizia: un'ipotesi che prende piede. Anche se Bonanfede, di riffa o di raffa, Conte vorrebbe tenerlo in squadra.