Crisi
Alfonso Bonafede, "non cambierebbe nulla se non fosse ministro": chat grilline, scaricato per salvare le poltrone?
All’interno delle chat del Movimento 5 Stelle il panico sembra essere piuttosto diffuso per la piega che ha preso la crisi di governo, con Giuseppe Conte che martedì mattina salirà al Quirinale per dimettersi. Il premier non ha alternative, o così o si va a schiantare in aula giovedì, quando al Senato si vota sulla relazione di Alfonso Bonafede. Proprio quest’ultimo starebbe iniziando a essere considerato “sacrificabile” dai compagni di partito: “Secondo me quest’anno è quasi come se non ci fosse stato: è stato carente anche dal punto di vista del dialogo. Molti nel M5s la pensano come me ma hanno timori nel dichiararlo”, è stata la presa di posizione del deputato Andrea Coletti. “Se Bonafede non fosse più ministro - ha aggiunto - non cambierebbe nulla”, a parte il fatto che sulla giustizia potrebbe arrivare un accordo con più forze politiche, dato che il problema per il voto di giovedì è proprio il ministro “manettaro”, odiato da tutti e a ragion veduta. E quindi il M5s potrebbe arrivare addirittura a sacrificarlo: d’altronde la stragrande maggioranza degli eletti grillini sanno bene che quando si tornerà a votare vedrà il Parlamento solo col binocolo, e quindi meglio perdere un ministro per via piuttosto che la poltrona.
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