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Bruno Vespa, il precedente di Giorgio Napolitano: "Ricordate cosa fece con Berlusconi?", timori per Conte
Giuseppe Conte ha scelto la via della conta in Aula per provare a rimanere aggrappato a Palazzo Chigi. Lo ha fatto però senza essere sicuro di avere i numeri al Senato, dove senza il gruppo di Italia Viva sono necessari i “responsabili”, o i “costruttori” all’occorrenza, per raggiungere la maggioranza assoluta di 161 voti. Al premier potrebbe però bastare la maggioranza relativa, a patto che poi venga ritenuta sufficiente dal presidente Sergio Mattarella, che in teoria non dovrebbe accettare un governo ancora più debole di quello precedente, basato su una mera compravendita parlamentare.
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E quindi cosa potrebbe succedere se Conte non dovesse raggiungere la maggioranza assoluta? Bruno Vespa ha risposto a questa domanda evocando il precedente di Silvio Berlusconi: “L’8 novembre 20111, sul rendiconto generale dello Stato, il governo ebbe 308 voti (e non 316) e fu mandato a casa da Giorgio Napolitano”. Tutto quindi ruoterebbe attorno al capo dello Stato, con il centrodestra che spera che Mattarella - a differenza del suo predecessore - faccia la cosa giusta nel caso in cui dovesse verificarsi tale scenario. Non è infatti immaginabile una gestione appropriata della pandemia, della crisi economica e della campagna di vaccinazione in atto con un governo basato su numeri ancora più deboli e raffazzonati.
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