L'uomo chiave

Pier Ferdinando Casini, "a volte dal male può nascere il bene". Il clamoroso indizio sul nuovo governo: cambia tutto

Mentre tutto cade a pezzi, il più ottimista sembra Pier Ferdinando Casini. Il grande vecchio del Parlamento, l'ultimo dei democristiani, parla della crisi di governo e lancia un indizio pesantissimo: "A volte dal male può nascere il bene - scrive sui social il senatore, eletto nel 2018 con il Pd e ora nel Gruppo Misto -. E così può capitare che, anche da una crisi di governo, nel difficile tempo della pandemia, possano finalmente crearsi le condizioni per un governo propositivo e coeso, capace di non rinviare i problemi". 
 

 

 

Qualche indizio: qualcuno, nei giorni scorsi, ha parlato proprio di Casini come possibile premier per il dopo Giuseppe Conte. Curriculum e standing impeccabili, agganci da destra a sinistra (e sul piano internazionale) solidissimi. Una tappa a Palazzo Chigi con vista sul Quirinale a inizio 2022 è ipotesi suggestiva. Ma al di là di queste voci, Casini sembra alludere a un superamento dell'attuale geografia della maggioranza. Innanzitutto, far fuori il premier Conte, con cui Pierferdy non è mai stato tenero, soprattutto nelle ultime settimane. Non è un caso che le indiscrezioni sui "responsabili" non lo abbiano mai riguardato. Servirebbe una maggioranza "politica" e l'unica ipotesi percorribile sarebbe quella che ha ripreso quota nelle ultime ore, uno "schema Ursula" come quella che a Strasburgo nell'estate 2019 garantì l'elezione della moderata Ursula Von der Leyen alla guida della Commissione Ue, con i voti di Pd, M5s e Forza Italia