Prossimo capo dello Stato?
Silvio Berlusconi, il retroscena: in arrivo la poltrona al Quirinale? "C'è rimasto solo lui"
Silvio Berlusconi sogna ancora di poter salire al Colle e diventare il prossimo presidente della Repubblica. Un sogno in cui crede tantissimo, anche perché c’è chi glielo fa credere. Tra questi – come spiega il Fatto Quotidiano – ci sono Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che già due volte quest’anno si sono mostrati molto vicini al presidente di Forza Italia, prima col patto anti-inciucio di agosto e poi prima del voto sul Mes di inizio dicembre. Ma a far credere al Cavaliere che la possibilità di trasferirsi al Quirinale sia concreta, sono soprattutto i membri del cosiddetto cerchio magico. Stando a quanto riporta il Fatto, ci sono diversi consiglieri – come Licia Ronzulli e Antonio Tajani – che promettono al leader azzurro un futuro da capo dello Stato “se stiamo uniti” come centrodestra e “se non ci saranno giochetti con Conte e la sinistra”. E allora Berlusconi attende i risvolti della crisi di governo, sapendo che in ogni caso la maggioranza con cui ci ritroveremo sarà chiamata a eleggere il presidente della Repubblica nel 2022. “E a quel punto senza i nostri voti non si va da nessuna parte. Poi si sa, oggi di Maradona nella politica italiana c’è rimasto solo lui”, ha detto un big di Forza Italia.
Leggi anche: Matteo Salvini, "a quel punto nessuno può chiamarsi fuori". L'uomo che riporta la Lega al governo, subito
Gli alleati di Silvio Berlusconi, comunque, sono più scettici: dalla Lega fanno sapere che di Quirinale “non s’è parlato”; mentre da Fratelli d’Italia viene ricordato che “non c’è unità sulla mozione di sfiducia a Conte, figuriamoci sul Quirinale”. Ma il Cavaliere ci crede e per questo è disposto a bloccare sul nascere l’operazione “responsabili per Conte”. La sua elezione, però, come spiegato dal Fatto, potrebbe avere delle ripercussioni: innanzitutto perché Berlusconi è un pregiudicato e la sua elezione a Presidente della Repubblica farebbe notizia in tutto il mondo. E poi c’è il problema dell’età. Ma su quest’ultimo punto si potrebbe discutere, visto che l’ex capo dello Stato, Giorgio Napolitano, si è dimesso a 90 anni.