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Agorà, "abbiamo vinto la battaglia contro il coronavirus". Il ministro M5s Federico D'Incà, gaffe e gelo in studio

Tommaso Montesano
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«Abbiamo affrontato la sfida al Coronavirus e l'abbiamo vinta, fino ad oggi». Per il grillino Federico d'Incà, ministro dei Rapporti con il Parlamento, non ci sono numeri che tengano: la lotta all'epidemia l'Italia l'ha vinta. E alla grande. Alla faccia dei quasi 75mila morti, che valgono il triste primato nella classifica delle vittime ogni 100mila abitanti, per D'Incà il bilancio del governo sul fronte della lotta al virus è trionfale. Queste le sue parole pronunciate dall'esponente pentastellato nel corso della trasmissione Agorà, su RaiTre, condotta da Luisella Costamagna: «La maggioranza è quella che fino ad oggi ci ha permesso di poter affrontare questa sfida nei confronti del Coronavirus e di vincerla, fino ad oggi. Adesso dobbiamo completare questa vittoria e portare finalmente il risultato... per uscire dalla pandemia».
 

 

 

Bellunese, classe 1976, il ministro del Movimento 5 Stelle con le sue dichiarazioni ha lasciato di stucco gli altri ospiti in studio. Ed è passato sopra come se nulla fosse alle obiezioni di chi, come il giornalista del Giornale Stefano Zurlo, gli ha consigliato di fare i conti con la cruda realtà dei numeri: «Vincere la sfida con il record dei morti è un po' azzardata come affermazione, poi mi rendo conto che siamo in una crisi mondiale drammatica ed è molto facile parlare e bacchettare come stiamo facendo da uno studio televisivo». Fatto sta che le parole di D'Incà hanno ricordato quelle, su carta, espresse dal ministro della Salute, Roberto Speranza, nel suo libro Perché guariremo, improvvisamente ritirato sull'onda della seconda ondata che ha trovato impreparata l'Italia. Un precedente che ha provocato imbarazzo nell'esecutivo, e che però evidentemente non è servito da lezione.

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