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Gianfranco Rotondi spariglia le carte: "Un partito con Silvio Berlusconi e Giuseppe Conte"
Gianfranco Rotondi frena i rumors che lo vedono "lavorare" per Giuseppe Conte. Il deputato di Forza Italia tiene a precisare che non esiste alcun partito del premier. "Smentisco", ribadisce in una lettera indirizzata al quotidiano Il Tempo e in risposta a un articolo domenicale a firma di Luigi Bisignani. "Non esiste il partito di Conte, ed io non ho alcun rapporto diretto col presidente del Consiglio. Aggiungerei solo una parolina: purtroppo". Rotondi non nega un certo apprezzamento: "Non sono un fan del governo Conte, proprio no. Non ho votato a favore di un provvedimento che sia uno dell'attuale governo. Ma il premier è persona rispettabile e migliore del suo governo. Si esprime con sobrietà istituzionale. Media e non trancia giudizi. Ha detto belle cose sulla storia della Dc. Ha chiamato con rispetto 'cavalier Berlusconi' quello che è il mio unico leader politico da un quarto di secolo".
Tutto questo - è il suo ragionamento - fa di Conte un interlocutore gradevole. A metterci il resto quello che Rotondi definisce "il pragmatismo democristiano". Non è infatti una novità che l'azzurro spalleggi per il governo quando si tratta di legge elettorale. "Il maggioritario mi ha stufato, pur se a suo tempo ho raccolto le firme per introdurlo: ha generato una politica urlata e sciatta". Da qui l'auspicio: "Dovremo saperci mescolare con chi condivide la nostra cultura, e si è formato sui nostri stessi libri. Ci potrà essere un partito degli italiani per il quale votino sia Silvio Berlusconi che Giuseppe Conte, sia Matteo Renzi che Gennaro Malgieri". E chissà se il suo sogno si avvererà. A vedere gli ultimi screzi tra il premier e il leader di Italia Viva sembrerebbe di no.