Sacre stanze
Mara Carfagna, Augusto Minzolini: "Sta maturando un nuovo soggetto politico per gennaio"
Il day-after la tesissima verifica di governo tra Giuseppe Conte e Italia Viva, Augusto Minzolini si occupa della vicenda nel suo consueto retroscena. Ci spiega che, ora, il premier gioca in difesa e Matteo Renzi, visto l'arretramento del presunto avvocato del popolo, punta più in alto, "voglio ottenere molto". Da par suo, aggiunge Minzo, Conte avrebbe aggiunto, riferendosi al fu rottamatore "che non gli darò margini per rompere". Eppure, come spiega il retroscena su Il Giornale, la rottura è possibile. E poi? E poi Conte potrebbe provare a brigare per un nuovo governo, con una nuova maggioranza, magari con l'aiuto di una vecchia volpe come Massimo D'Alema, rivela Minzolini.
Ma non solo. Sempre il Minzo aggiunge che per il premier, però, l'operazione sarà tutt'altro che scontata. Ed è quando spiega le ragioni che rendono l'operazione tutt'altro che scontata che viene sganciata una bomba politica. Fari puntati sul Senato, dove - spiega Minzolini - "il premier non può contare più di tanto sui totiani Romani e Quagliariello, perché sta maturando l'ipotesi di un nuovo soggetto politico per il prossimo gennaio dalla fusione con Mara Carfagna, tutto ancorato però nel centrodestra". Insomma, un nuovo soggetto politico con la Carfagna al centro (e dunque con una Carfagna fuori da Forza Italia?), sostiene Minzolini. Soggetti politico che però non appoggerebbe mai Conte e i suoi governicchi. Anche perché Matteo Salvini, leader della coalizione di centrodestra, è stato chiarissimo: "Chi appoggia Conte, è fuori".