Disastro strategico

Giuseppe Conte, "chiudere tutto per salvare il Natale". Occhio alla data: quando l'ha detto

Occhio alla data: 25 ottobre. Matto Salvini su Twitter condivide una improvvida dichiarazione di Giuseppe Conte alla vigilia del primo lockdown della seconda ondata, lo scorso ottobre: "Chiudere adesso per non chiudere tutto a Natale", con la sicurezza di chi la sapeva lunga. Oggi il ritornello è: chiudere a Natale per riaprire a gennaio, o per dirla con le parole ironiche e amare del direttore di Libero Pietro Senaldi "chiudere a Natale per salvare la Pasqua".

 

 

Come andrà, purtroppo, è facilmente preventivabile se già tutti gli esperti e i tecnici si premurano di avvertirci dell'impatto devastante (e a quanto pare inevitabile) della terza ondata. Le chiacchiere stanno a zero, sembra suggerire Salvini. Come quelle della maggioranza. "Quindi la trattativa fra Conte e Renzi (sulla pelle delle famiglie italiane) ha portato a 10 giorni rossi e 4 giorni arancioni. Caos, fallimenti e separazioni. Scelta scientifica? No, confusa mediazione politica", scrive ancora su Twitter il leader della Lega. Come se non bastasse, questa mattina sulla Gazzetta Ufficiale il decreto Natale è stato pubblicato con un errore clamoroso: data di entrata in vigore, 19 dicembre 2021. "Tutto O.K.! Quando si dice avere le idee chiare e la situazione sotto controllo", conclude Salvini con sarcasmo.