Tic-tac
Governo, consultazioni lampo e crisi o un ministero (alla Boschi?): scontro Renzi-Conte, le indiscrezioni sulle due ipotesi
“Le ministre sono pronte a rimettere il mandato, se serve”. Matteo Renzi è tornato a minacciare la tenuta del governo presieduto da Giuseppe Conte dopo che è saltato l’incontro con il premier. Ufficialmente il motivo è da ritrovare nell’assenza di Teresa Bellanova, che era impegnata a Bruxelles: il premier ne era a conoscenza, eppure ha recitato la parte di quello che è caduto dal pero. Secondo Alberto Maggi, che cita fonti qualificate su Affaritaliani.it, le due ministre renziane sono davvero pronte a rassegnare le dimissioni: cosa che Conte deve assolutamente scongiurare, altrimenti l’apertura della crisi di governo sarebbe inevitabile e probabilmente sancirebbe la fine del premier.
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Il quale ancora non ha mollato sulla cabina di regia del Recovery Plan, ma sarebbe pazzo a non farlo, rimettendoci come minimo il posto a Palazzo Chigi, dato che stavolta Renzi ha tutta l’aria di uno che fa sul serio: dopo essersi spinto così in fondo, non può più tirarsi indietro pena l’estinzione politica. Secondo Maggi potrebbe avvenire un rimpasto con un ministero in più per Italia Viva (e quindi, con ogni probabilità, per Maria Elena Boschi) oppure un passaggio parlamentare del premier per verificare se ha ancora la fiducia delle due Camere. Nel caso in cui dovesse essere innescata la crisi, allora sarebbero inevitabili le consultazioni lampo al Quirinale con il presidente Sergio Mattarella che ricercherebbe una nuova maggioranza che approvi almeno la legge di bilancio e avvii l’iter del Recovery Plan. Difficile però che si arrivi a tanto, più facile che il premier conceda quello che i renziani gli stanno chiedendo, ovvero una gestione collegiale e trasparente dei miliardi europei.