Crisi interna

Antonio Tajani, retroscena: lui dietro la retromarcia di Berlusconi sul Mes. "Né comunisti, né salviniani"

Ci sarebbe Antonio Tajani dietro la retromarcia di Silvio Berlusconi sul Mes. Forza Italia è sempre stata a favore del Mes, ma questa volta il Cavaliere ha annunciato che gli azzurri non voteranno sì alla riforma del fondo salva-Stati in Aula il 9 dicembre. Una decisione che ha sorpreso molti membri del partito, soprattutto l'ala filo governativa, e ha rassicurato Matteo Salvini. Pare, però, secondo quanto riporta Repubblica, che a muovere le pedine dietro le quinte sia stato l'ex presidente del Parlamento europeo. Tant'è ha avuto un ruolo determinante durante la riunione di Forza Italia alla Camera. "Non dobbiamo preoccuparci eccessivamente di come voteremo il 9. Non è che se votiamo lo scostamento di bilancio diventiamo comunisti e se votiamo contro la riforma del Mes diventiamo salviniani - ha provato a rassicurare i deputati, con l'approvazione della capogruppo Mariastella Gelmini -. Sono questioni tecniche, noi votiamo sempre a favore degli italiani". E ancora: "Sul Mes non abbiamo cambiato linea, un conto è il trattato, un conto è il Mes per la sanità che continueremo a chiedere". Secondo il numero due di Fi, sostenere la riforma significherebbe fare un favore alla Germania e le banche italiane non verrebbero tutelate.

 

 

 

La posizione di Tajani, comunque, non sembra casuale. E' stato lui, infatti, a curare la trattativa con Salvini e Meloni sullo scostamento di bilancio da 8 miliardi. In quel caso Forza Italia è riuscito a convincere Lega e Fratelli d'Italia a votare a favore. Ma - come spiega Repubblica - il segretario del Carroccio ha accettato di votare sì allo scostamento a una sola condizione. Che Berlusconi rinunciasse a sostenere il Mes. E di quel patto proprio Tajani si sarebbe fatto garante. Intanto gli azzurri sono sempre più spaccati. Da una parte c'è chi concorda con Tajani, come la capogruppo Annamaria Bernini, Licia Ronzulli, Niccolò Ghedini, Valentino Valentini. Dall'altra, c'è l'ala anti salviniana e più filo governativa, composta da Renato BrunettaRenata Polverini, Stefania Prestigiacomo, Osvaldo Napoli, che è intenzionata a dare battaglia. Brunetta ha già deciso che voterà a favore della riforma il 9 dicembre e lo ha già detto a Tajani. La Polverini è con lui: "Faccio fatica a votare contro il Mes, rinnegherei la mia storia".