Sulla montagna
Valle d'Aosta, la Lega di Salvini sfida il governo: "In zona rossa ma riapriamo tutto"
La "rivolta" della Valle d’Aosta mette alle strette il governo: la regione autonoma ha varato una legge per riaprire i negozi al dettaglio, bar, ristoranti, musei e biblioteche (sempre nel rispetto delle misure anti-Covid) pur restando in "zona rossa". Il ministro per le Autonomie regionali Francesco Boccia ha annunciato che l'esecutivo impugnerà il provvedimento davanti al Tar. La legge regionale votata da Lega e gruppi autonomisti di fatto retrocede la Valle d'Aosta a regione in zona gialla, contro la disposizione di Palazzo Chigi.
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Il provvedimento dichiarato "urgente" entrerà in vigore con la pubblicazione sul bollettino ufficiale. Lo scontro frontale con il governo si inserisce nella polemica sulle piste da sci chiuse durante le feste di Natale, la principale fonte di reddito della regione. "Il governo italiano ha dimostrato scarsa sensibilità nel capire i problemi della montagna - ha accusato il presidente regionale Erik Lavevaz -. Questa legge va nella direzione giusta, che è quella che abbiamo già iniziato: dà ordine nella fase di attuazione della gestione dell’emergenza, calandosi nella nostra realtà territoriale".