Punto di non ritorno
Mes, fonti M5s: "Il 9 dicembre uno stress test a cui il governo potrebbe non reggere". Una data cruciale per il Conte-bis
Dopo l'approvazione quasi unanime dello scostamento di bilancio, adesso il governo pensa al Mes. L'incontro parlamentare del 9 dicembre per decidere sulla riforma del fondo salva-Stati chiesta dall'Ue sarà un vero e proprio salto nel vuoto, anche perché la maggioranza è spaccata sull'argomento. Non vogliono cedere i 5 Stelle, che continuano a essere fortemente contrari sia all'utilizzo dei 37 miliardi sia a una posizione favorevole del governo italiano a una riforma del meccanismo europeo di stabilità. E a breve è proprio di questo che parlerà il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, in vista dell'Ecofin del 30 novembre. Ma - come spiega Repubblica - lo farà in Commissione e non in Parlamento per evitare di mettere in luce più del dovuto le divisioni giallorosse.
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E poi ci sono i dem, che chiedono a Giuseppe Conte di prendere una posizione. Con loro, il ministro Roberto Speranza, che definisce il Mes "uno strumento cui bisogna guardare con massima serenità". Ma il premier sembra ancora prendere tempo: "L’importante sono le risorse, non lo strumento". Tuttavia c'è una scadenza cui il presidente del Consiglio non potrà sottrarsi, il 9 dicembre, quando riferirà alle Camere sul vertice europeo del giorno dopo. In quell'occasione la maggioranza dovrà dare mandato a Conte di portare a Bruxelles il via libera dell'Italia per la riforma del Mes. "Uno stress test che in questo momento la coalizione non reggerebbe", secondo fonti grilline.