Ritornelli
Anna Ascani a L'aria che tira, dramma coronavirus? Sempre colpa degli altri: "Non si può mica fare, in due mesi"
Una difesa che fa acqua da tutte le parti, quella di Anna Ascani. Si parla dei ritardi del governo nel prepararsi alla seconda ondata del coronavirus, lo si fa a L'aria che tira, il programma su La7 dove Myrta Merlino, da tempo molto critica con l'esecutivo, incalza la piddina. E la Ascani, ovviamente, dice che la colpa non è loro: "La pressione sul sistema sanitario non c'è solo in Italia ma anche in Francia e in Germania", premette. E già qui c'è da eccepire: la Germania ha pochissimi morti proprio perché il sistema sanitario regge, in particolare a causa del grande numero di posti in terapia intensiva. E ancora, la Ascani attacca: "C'è stato un disinvestimento storico sulla sanità che adesso paghiamo, un medico specializzato anestesista non è che lo formi tra luglio e agosto, nei mesi in cui prepari la seconda ondata". Fermo restando che la piddina dice una cosa corretta quando parla di "disinvestimento storico sulla sanità", non imputabile a questo governo, non si può non notare come la Ascani non parli, per esempio, di piani per il tracciamento. E ancora, non parla dei pochissimi posti di terapia intensiva creati tra prima e seconda ondata. La missione dei giallorossi è semplice: dare la colpa sempre agli altri.
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