Caso-Profumo
Alessandro Di Battista, l'audio nelle chat M5s: "Nomine, se bypassate le regole...", un duro attacco al suo partito
Un audio getta nuovamente il Movimento 5 Stelle nel caos. A metterci lo zampino Alessandro Di Battista che da riottoso per definizione e vocazione non perde occasione per attaccare la forza politica di cui tecnicamente fa parte. Nel mirino del pentastellato Alessandro Profumo, il numero uno di Leonardo (ex Finmeccanica) nominato dai grillini e condannato a sei anni in primo grado nell'ambito di un'indagine su Mps. Profumo è considerato colpevole di false comunicazioni sociali e di manipolazione informativa (in sostanza aggiotaggio). "I manager - ha tuonato Dibba in un intervento di sabato scorso agli Stati generali del Lazio - non devono essere nominati dai ministri ma vagliati da un organo interno al MoVimento e composto anche da semplici attivisti". Di Battista pretende infatti che Profumo lasci il suo posto, ma la richiesta non ha sortito alcun effetto sui suoi colleghi.
Il problema delle nomine non è l'unico che assilla il Cinque Stelle. Dibba segue le orme di Davide Casaleggio e invoca la regola che permette a consiglieri regionali, europarlamentari, deputati e senatori di poter svolgere soltanto due mandati. "Se si deciderà di bypassare questa regola, fatelo pure ma così il MSS diventa partito e avrà un danno" si è sfogato in un audio che secondo Il Tempo sta già facendo il giro di tutte le chat grilline. La norma, ha ricordato, fa parte di "quei punti che vennero firmati da 350 mila persone durante il primo V -day". E ancora, ha aggiunto, togliendola "si fa un danno anche al Paese perché con questa regola il MoVimento ha costretto le altre forze politiche a un certo rinnovamento, anche se molti tromboni stanno ancora in Parlamento. Combattere la politica professionista è decisivo". Peccato però che sia l'esatto opposto di quanto sta facendo il M5s sempre più vicino all'establishment che criticava.