confessioni
Matteo Salvini, retroscena di Augusto Minzolini: "Propose un governo con Mario Draghi, ma l'idea fu perc***a"
Il coronavirus mette in seria difficoltà il governo. Dalla prima ondata alla seconda, politicamente parlando, è cambiato ben poco. Il Covid, osserva Augusto Minzolini, "induce a indicare i responsabili di ciò che magari avrebbe dovuto essere fatto, ma non lo è stato". Durante l'emergenza di febbraio/marzo, si era addirittura ipotizzato l'ingresso di Mario Draghi. Il suo nome lo fece niente di meno di Matteo Salvini. "Fu lui - racconta il capogruppo dei deputati leghisti, Riccardo Molinari, al retroscenista del Giornale - a proporre un governo di unità nazionale. Andò pure da Mattarella. Ma la proposta fu perculata da tutti. Oggi magari sarebbe più complesso attuarla".
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Di diversa opinione Renato Brunetta, che dagli scranni Forza Italia liquida così la confessione degli alleati di centrodestra: "Mai sentita". Eppure a Palazzo Madama l'altro capogruppo del Carroccio, Massimiliano Romeo, conferma: "Certo che avanzò questa idea. Lanciò pure il nome di Draghi ma l'ipotesi fu subito stroncata". Idea, quella del leader del Carroccio, che se messa in pratica avrebbe potuto frenare la crisi economica e non. Non è un caso, infatti, che anche Pd e M5s facessore il tifo per il numero uno della Banca centrale euopea.