Quasi addio
Beppe Grillo, la vendetta. Alessandro Di Battista rovinato da Formigli, indiscreto: "Fatto fuori dalla segreteria M5s"
Ha segnato una rottura profonda all'interno del partito pentastellato l'intervista rilasciata da Alessandro di Battista a Piazzapulita. "Io penso che si andrà, così facendo, verso una direzione di indebolimento del Movimento 5 Stelle. Diventerà magari un partito come l'Udeur, buono forse più per la gestione di poltrone e di carriere e non è quello per il quale io ho combattuto". Di Battista, che ha sempre fatto parte dell'ala ortodossa del Movimento, non riconosce più la creatura che aveva contribuito a creare e plasmare negli anni precedenti. L'intervista non è stata gradita dal fondatore del Movimento Beppe Grillo, tant'è che - come riporta il Tempo - si starebbe pensando di non includere il grillino ribelle nella ristrutturazione del partito e di lasciarlo fuori anche da un'eventuale segreteria.
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Tra l'altro, Grillo ha lavorato e sta lavorando per rendere strutturale l'alleanza con il Partito democratico. Cosa che proprio non va giù a Di Battista, che anzi considera l'eventuale unione definitiva M5S-Pd come la "morte nera". Il vento di crisi si era già percepito durante le regionali. Di Battista, in Puglia, arrivò a far campagna elettorale contro il candidato dem Michele Emiliano e a stigmatizzare gli appelli al voto disgiunto. Ed è così che è diventata sempre più profonda la divisione interna al partito tra l'ala governista di Luigi Di Maio e quella ortodossa in cui rientrano i ribelli. Desta qualche sospetto anche la bozza del nuovo statuto del gruppo alla Camera, dal quale è completamente sparita la piattaforma Rousseau. Al suo posto il Blog delle stelle e il sito Movimento5stelle.it.