Governatore sceriffo
Vincenzo De Luca contro gli immigrati, il discorso che imbarazza il Pd: "Sembra Salvini, ascoltatelo e ditelo a Zingaretti"
"Due valori da difendere: il lavoro e la sicurezza". Vincenzo De Luca incendiava (e imbarazzava) la Festa dell'Unità di Telese: era il settembre 2018, 2 anni prima di venire riconfermato a furor di popolo governatore della Campania. Non grazie al Pd, ma nonostante il Pd. Già, perché ad ascoltare oggi le parole dello "sceriffo di Salerno", sembra di avere a che fare con un pericolosissimo esponente di Fratelli d'Italia o della Lega, un sovranista xenofobo che invoca tolleranza zero contro gli immigrati che delinquono e mettono a ferro e fuoco interi quartieri delle città italiane. Invece è il più importante e potente esponente del Pd del Mezzogiorno.
Il discorso, condiviso dal giornalista Mediaset Marco Francioso, sta facendo di nuovo il giro del web per quanto mette alla berlina i democratici salottieri paladini del "accogliamoli tutti". "Il governatore De Luca, che dovrebbe essere Pd, esprime invece gli stessi identici concetti di Matteo Salvini - nota con una punta di sarcasmo Francioso -. Se non ci credete ascoltate questo discorso e ditelo a Zingaretti, se volete". "La presenza di extracomunitari sta cambiando il modo di vivere le nostre famiglie - tuonava De Luca -. Abbiamo pezzi di città occupate quasi militarmente dagli extracomunitari, accattonaggio molesto, spaccio di droga, quartieri occupati da camorra e nigeriani insieme. La notte un padre deve aspettare la figlia che torna per stare sicuro. Oh! Questo problema il partito democratico lo vede sì o no? E vuole dire qualcosa ai cittadini che hanno paura, sì o no? Se devo scegliere la sicurezza dei miei figli e la bandiera di partito, io scelgo la sicurezza dei miei figli e vi mando a quel paese". Nel frattempo, sono stati gli elettori a mandare a quel paese i dem.