Democrazia?
Matteo Salvin contro i pm: "Alla mia ex moglie hanno portato via il telefono con le foto di nostra figlia, ma lei non è indagata"
Un gesto indegno. A raccontarlo è il diretto interessato, Matteo Salvini, che ancora una volta punta il dito contro la magistratura. ''Siccome vedo poco mia figlia - racconta a Formello per un incontro elettorale - ogni mattina alle 8.05, caschi il mondo, io chiamo la mia ex moglie per sveglia e saluto. Ieri ho provato a chiamare e la mamma non risponde al telefono. Poi l'ho chiamata alle 9, alle 10 e ancora e nulla. Allora ho iniziato un po' ad arrabbiarmi e un po' a preoccuparmi. Poi, dopo pranzo, mi ha telefonato una collega della mia ex moglie per dirmi che Giulia (Martinelli ndr) non aveva il telefono... E io, ma come? Siccome lei lavora alla Regione Lombardia, non è indagata, è arrivata la Finanza a casa e in ufficio e le ha portato via il telefono". Un gesto che manda su tutte le furie il leader della Lega che, intervistato dal direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano, prosegue: "A una cittadina italiana di 41 anni viene portato un telefono con gli affari suoi e miei, perché con la mia ex moglie posso parlare di quello che voglio".
Ma c'è di più perché l'ex ministro rivela che, all'interno di quel cellulare, ci sono cose strettamente personali come "le foto di mia figlia, e le chat con i nonni". E ancora: "Non è degno di un paese civile, comportarsi così, neanche a un mafioso viene riservato un trattamento così. Mi vergogno di vivere in un Paese così. Darò un colpo di telefono, sperando che non mi portino via anche il mio telefono, al presidente Sergio Mattarella che sarebbe teoricamente capo della magistratura per capire se è normale che l'Italia funzioni così''.