All'italiana
Olivia Paladino e il Fisco, "i vantaggi se li prenderebbe lei". Conte e il suocero, l'affare si ingrossa
Lo scontro tra Cesare Paladino e il Fisco imbarazza Giuseppe Conte, anche perché stavolta in ballo c'è pure Olivia Paladino, la figlia di Cesare e fidanzata del premier. Come rivelato da Franco Bechis sul Tempo, l'imprenditore romano dopo aver usufruito del "regalino" del genero (la norma approvata dal suo governo che depenalizza il mancato versamento della tassa di soggiorno) ha iniziato un bracio di ferro con l'Agenzia delle Entrate su cartelle esattoriali per 36 milioni di euro di tasse e imposte in ritardo o non pagate. La "pace fiscale" ha fatto sì che fossero "rottamabili" 27 di quei 36 milioni, diventati dunque poco meno di 15 milioni e mezzo da pagare "in dieci non troppo comode rate, a cominciare da luglio 2019", sottolinea il Giornale.
La Immobiliare di Roma-Splendido srl, di proprietà di Paladino, ha fin qui "pagato solo la prima rata, per confermare l'adesione alla rottamazione, saltando il secondo pagamento che era previsto a novembre scorso", e nel frattempo ha fatto ricorso contro l'Agenzia delle entrate, chiedendo di sospendere i pagamenti fino a risoluzione della controversia. La situazione, già spinosa, rischia di farsi esplosiva perché ora coinvolge la "Agricola Monastero Santo Stefano Vecchio", società che controlla la Roma-Splendido e che, scrive il Giornale, "risulta intestata proprio a Olivia, la fidanzata di Conte, per il 47,5%, quota identica a quella della sorella, mentre il restante 5 per cento è del fratellastro, John Rolf Shawn Shadow, figlio del primo matrimonio della compagna di Cesare, Ewa Aulin", Come sottolinea Bechis sul Tempo, sarebbe proprio Olivia "ad avvantaggiarsi direttamente" nel caso in cui l'Agenzia delle Entrate decida di piegarsi alla richiesta del ricorso. Insomma, il solito odore di conflitto d'interessi all'italiana. Ma in ballo non c'è Silvio Berlusconi e dunque pochi si indignano.