Sono a posto

Giuseppe Conte verso il lancio del suo partito: da Pecoraro Scanio a Schifani, tutti i nomi della kermesse

Saint Vincent è un luogo della memoria democristiana. Ai tempi della prima Repubblica qui si riuniva la corrente di Forza Nuova di Donat-Cattin. Con la seconda Repubblica il testimone è stato raccolto dalla Fondazione Dc che riunisce leader storici del biancofiore ma si occupa di attività più culturali che politiche. Spiega l'onorevole Gianfranco Rotondi presidente della Fondazione e padrone di casa a Saint Vincent: «Finita la stagione del partito-stato ai tempi della balena bianca, finita la stagione della frammentazione dei "cespugli democristiani", è il momento del ripensamento. La Chiesa chiede ai laici la ripartenza di un cattolicesimo politico. E non si può non ripartire da quello che dice il Papa sulla difesa del creato soprattutto dopo la pandemia. Per questo abbiamo invitato il mondo ambientalista e anche il premier, l'uomo nuovo della politica italiana, che si è dimostrato sensibile su questo tema». 

 

La scelta temporale dell'incontro è una vecchia astuzia democristiana perché avverrà subito dopo i ballottaggi. A leggere i nomi dei partecipanti al convegno «Laudato si': La politica cristiana dal bianco al verde» si rimane un tantino sorpresi. Soprattutto se si pensa che questi personaggi potrebbero rivestire un ruolo all'interno di un ipotetico nuovo partito del premier Giuseppe Conte. Da relatori a Saint Vincent parleranno persone che in un passato non troppo lontano hanno rivestito importanti incarichi istituzionali nei gangli della politica italiana. Alcuni di loro, sulla scena politica de decenni, dopo un passato da democristiani doc sono transitati nell'avventura politica di Scelta Civica fondata dall'altro ex premier mai eletto, Mario Monti. Partiamo dagli ex ministri. Rocco Buttiglione, già segretario del Partito Popolare Italiano, parlamentare europeo, due volte ministro: la prima volta alle Politiche comunitarie e poi ai Beni culturali. 

E soprattutto vicepresidente della Camera e fondatore dell'Udc. E poi un altro ex Dc, Gianfranco Rotondi, attualmente in quota Forza Italia e con un passato da ministro per l'Attuazione del Programma nel governo Berlusconi IV. Ci sarà anche Lorenzo Fioramonti, dissidente a 5 Stelle e predecessore di Lucia Azzolina al ministero dell'Istruzione. E ci sarà Michela Vittoria Brambilla, unico ministro del Turismo che l'Italia possa vantare. Molti anche gli ex ministri dell'ambiente che saliranno sul palco di Saint Vincent. Alfonso Pecoraro Scanio, due volte alla guida del Ministero in questione, prima con il governo Amato II e poi con il Prodi II. Saverio Romano, che fu ministro nel 2011 con il governo Berlusconi IV, e Gian Luca Galletti, che ricoprì la carica dal 2014 al 2018 con il governo Renzi. In fatto di persone con una solida esperienza politica e istituzionale alle spalle il nuovo partito di Giuseppe Conte potrebbe, quindi, vagliare nomi di tutto rispetto. Tra questi dovrebbero esserci anche l'ex presidente del Senato Renato Schifani, la senatrice teodem Paola Binetti, Angelo Bonelli, già portavoce nazionale e coordinatore della Federazione dei Verdi, l'attuale presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, l'eurodeputato e segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. Al convegno non parteciperanno solo i politici. 

 

Ma anche tecnici prestati alla politica come Ubaldo Livolsi, che fu Amministratore delegato della Fininvest, e inventore del marchio Mediaset, proprio negli anni in cui Silvio Berlusconi decise la sua discesa in campo. Personaggio schivo ma fondamentale per la buona riuscita di molte operazioni di successo. O quelle di Achille Colombo Clerici, giurista, oggi presidente di Assoedilizia, consulente della Arcidiocesi di Milano e dirigente di spicco nel campo del no-profit italiano.