La sinistra odia
Mattia Santori e le sardine contro la Ceccardi: "Negazionista imbarazzante. Leghisti, chihuahua cialtroni"
"Lei mira alla pancia". Mattia Santori e le sardine mettono nel mirino Susanna Ceccardi. Passata la sbornia emiliana, i movimentisti di sinistra puntano dritto alla Toscana, dopo messi passati in lockdown fisico ma soprattutto politico (tra imbarazzi e contrasti interni). Sulla loro pagina Facebook, i pesciolini che piacciono al Pd assestano la prima spallata alla candidata di Matteo Salvini e del centrodestra alle regionali toscane.
Secondo le sardine, l'ex sindaca leghista di Cascina, sfidante di Eugenio Giani candidato del centrosinistra il prossimo 20 settembre, "è una politica rampante che ha basato la sua politica su messaggi semplicisti per risolvere questioni molto complesse, mirando alla pancia delle persone piuttosto che alla testa, alimentando lo scontro tra poveri, distribuendo gratuitamente odio verso il prossimo, condividendo fake news". Lo stile non cambia: quello già usato nello scorso autunno per sbarrare la strada a Salvini nella scalata all'Emilia rossa. Ma a proposito di odio, ecco una bella carrelata di "critiche" alla Ceccardi: "Ad oggi non abbiamo ancora letto il suo programma elettorale, il nulla, il silenzio di un qualcosa che non esiste e che va avanti a comizi negazionisti del Covid-19 e dichiarazioni imbarazzanti". Per poi tirare fuori dal cassetto la bandiera dell'anti-fascismo, tanto utile quando si vota nelle roccaforti di sinistra: "Ormai vi conosciamo cari leghisti, è sempre la solita storia: la vergogna non ha mai fine e voi giocate a fare i forti solo con i più deboli: noi di chihuahua ne abbiamo abbastanza, di cialtroni non ne parliamo neanche, ma di voi e della vostra politica dell’odio non ne vogliamo proprio sapere!". Già, di odio basta il loro.