A corto di numeri
Sergio Mattarella, il retroscena: in caso di rimpasto, nuova fiducia in Parlamento. Perché è un guaio per Giuseppe Conte
Pd e Movimento 5 Stelle spingono per un rimpasto, una nuova sterzata che possa portare un po' di aria nuova in un governo a cui da tempo manca il fiato. A essere favorevoli tutti tranne loro: Giuseppe Conte e Sergio Mattarella. Il premier e il presidente della Repubblica non vedono di buon occhio il giro di poltrone che vede - secondo Dagospia - la promozione di Dario Franceschini e Luigi Di Maio vicepremier, così da contenere e controllare meglio il duplex Conte-Casalino, e l’avvicendamento di almeno tre ministri tra cui Lucia Azzolina, Paola De Micheli e Paola Pisano.
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E così, per frenare gli entusiasmi, il capo dello Stato - sempre stando a quanto rivelato da Dago in un retroscena - richiederebbe un passaggio formale: dimissioni di Conte, reincarico e ritorno in Parlamento per la fiducia. Un discreto problema visto che alla Camera i giallorossi sono a corto di numeri, tanto che in caso di nuova richiesta di fiducia Pd e M5s potrebbero finire dritti dritti a casa. Così l'unica alternativa, almeno per il fu avvocato del popolo che alla sua poltrona ha dimostrato di tenerci, è prendere tempo. Ora il vero scoglio sono le Regionali, meglio concentrasi su quelle.