Tempismo sospetto
Gregoretti, i sospetti su Giuseppe Conte: "Indirizzo mail errato", dopo due mesi spuntano i documenti richiesti da Matteo Salvini
Con un tempismo alquanto sospetto, Palazzo Chigi si è finalmente deciso a inoltrare i documenti richiesti dalla difesa di Matteo Salvini sul caso Gregoretti. L’indiscrezione arriva da fonti vicine alla Lega e non può che far sorgere dei sospetti su Giuseppe Conte, che neanche 24 ore prima era stato accusato proprio dal segretario del Carroccio. “È da più di due mesi che il mio avvocato attende che Palazzo Chigi trasmetta gli atti in sui possesso - aveva dichiarato - un ritardo così significativo (la richiesta era stata formulata ufficialmente il 25 maggio 2020, ndr) potrebbe far pensare che voglia nascondere qualcosa. Magari nelle carte è confermato il ruolo attivo di tutto il governo”. Stando alle indiscrezioni, gli uffici del premier Conte avevano spedito il materiale a un indirizzo mail errato, perché non riferibile allo studio di Giulia Bongiorno, e quindi niente è stato ricevuto prima di oggi. Che sia la verità o solo una scusa poco importa, di certo c’è che è bastato alzare l’attenzione mediatica affinché la mancanza di Palazzo Chigi venisse colmata e i documenti inviati: proprio quest’ultimi potrebbero non far dormire sogni tranquilli a Conte e compagni.