ex ministro
Open Arms, Giovanni Tria dalla parte di Matteo Salvini: "Fu decisione collegiale, nessuno si oppose"
A spezzare una lancia a favore di Matteo Salvini anche Giovanni Tria. L'ex ministro dell'Economia, che nei giorni concitati della scorsa estate c'era eccome, difende il leader della Lega sul caso Open Arms: "Ho sentito parlare di interesse pubblico: per quel Governo quello era interesse pubblico. L’informazione stava sui giornali, chi non era d’accordo poteva esprimersi. Ci sono responsabilità collegiali", tuona a ridosso del via libera del Senato al processo che vede il numero uno del Carroccio accusato di sequestro di persona.
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"Non mi ricordo - prosegue poi a Stasera Italia su Rete Quattro - che qualcuno si sia espresso. Mi sembrava una decisione molto simile a tutte quelle precedenti. Non voglio dire quello che pensavo perché faccio parte di quel Governo: la responsabilità è ovviamente collegiale e tirarsene fuori dopo non è elegante". Stando dunque alle parole di Tria anche Giuseppe Conte è coinvolto, così come più volte ribadito da Salvini, nel caso. Ad avvalorare la sua teoria un altro politico che la scorsa era a fianco del Movimento 5 Stelle: Gianluigi Paragone. L'ex grillino ha infatti confessato che lo stesso M5s era d'accordo sulla linea dura tenuta dalla Lega nei confronti dei migranti. Insomma, tutto sembra far pensare che a pagarne le conseguenze sia sempre solo Salvini.