Candidato per caso

Ferruccio Sansa: "So perché Di Maio non mi voleva". Motivi personali, M5s allo sbando

"So perché Luigi Di Maio ce l'ha con me". In Liguria la notte de lunghi coltelli del Movimento 5 Stelle durerà ancora a lungo e potrebbero rimetterci le penne Ferruccio Sansa e il centrosinistra. Il giornalista del Fatto quotidiano è stato indicato dai 5 Stelle come candidato governatore, sfidante di Giovanni Toti alle regionali di settembre. Il dato singolare è che Sansa, l'uomo che deve unire grillini e Pd (con Italia Viva già fuori dall'alleanza), al momento ha fatto litigare soprattutto i big del movimento. Il suo più grande sponsor sulla carta, l'amico di famiglia Beppe Grillo, avrebbe sollevato più di una perplessità sul suo valore e Di Maio avrebbe condiviso il giudizio negativo. Ce ne sarebbe abbastanza per affossare qualsiasi candidato, ma il reggente del Movimento Vito Crimi, sfidando i due veri capi, l'ha confermato ("Vai avanti", gli ha detto al telefono). Colpo di scena, Grillo ha ci ha poi ripensato definendolo "il meno peggio".

 

 

 

Non il massimo, come investitura: "Chiaro che qualcuno non sia contento - ammette il povero Sansa al Corriere della Sera - per quello che ho scritto in questi anni. Ma ho la certezza che Beppe sia favorevole. Io lo conosco da 25 anni, lo stimo, gli voglio bene. È un amico. Il che non mi ha mai esentato dal criticarlo e lui ci è rimasto male". "Ho contestato - ricorda l'ormai ex uomo di Marco Travaglio - la selezione della classe dirigente". Tra cui Di Maio. Ma chi ha convinto il ministro degli Esteri a riallinearsi? "Non io, perché non l'ho mai visto. Credo se la sia presa perché scrissi del suo atteggiamento gregario con Salvini, che lo ha usato come trampolino per fargli le scarpe". Su questo, perlomeno, Sansa ci aveva visto giusto.