La sua verità
Matteo Renzi smaschera il M5s sul Ponte di Genova: "Tutti sapevano", un attacco al governo Conte
"Sono entusiasta che ci abbiano dato ragione sullo sblocco dei cantieri dopo averci insultato per mesi, ma ora i risultati si devono vedere. Lo stesso vale per Autostrade: è il momento di passare dalle chiacchiere ai fatti. Dopo due anni non si può continuare ad urlare revocheremo o cacceremo i Benetton. Perché è molto semplice, ma impossibile da farsi: basta col populismo degli annunci". Così Matteo Renzi in una intervista alla Stampa risponde alle critiche dei grillini sul caso Autostrade e sulla conferma della concessione alla famiglia Benetton. "Sul Ponte Morandi tutti sapevano che la gestione sarebbe andata ad Autostrade: era già previsto all'inizio del percorso. Ma ora basta con la politica dei rinvii. Non puoi dire "revoco", lasciando aperta così a lungo la questione. In un senso o nell'altro le decisioni vanno assunte. Perché altrimenti rischiamo una doppia beffa: il ponte è ricostruito e il dossier resta aperto. E l'eventuale revoca si trasforma in un regalo per la proprietà", spiega l'ex premier.
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La sentenza della Consulta cambia i termini della partita? "La sentenza dice una cosa semplice e giusta: lo Stato poteva tenere fuori Autostrade dalla costruzione del ponte. Aggiungo che il sindaco Bucci - con gli amministratori delegati Salini e Bono - ha fatto un gran lavoro come commissario ed è giusto darne pubblicamente atto. Oggi il ponte è pronto. Sblocchiamo questa vicenda e partiamo".