Improvvisati
Nicola Porro, il retroscena sul decreto semplificazioni: "Tutte stron***e, hanno litigato come delle bestie"
Solito annuncio in pompa magna per Giuseppe Conte, che ha annunciato in conferenza stampa il decreto semplificazioni, definito il trampolino di lancio di cui l’Italia ha bisogno. “Avremo degli appalti più semplici e veloci, ci sarà l’affidamento diretto”, ha spiegato il premier, che ha parlato anche del via libera a una lista di 130 opere strategiche. Nicola Porro però racconta la “ridicola storia” che si nasconde dietro questo decreto. “Dovevano vedersi ieri sera alle 21.30 - ha svelato il giornalista di Rete4 - lo hanno fatto soltanto due ore dopo e hanno litigato come delle bestie perché Pd da una parte e M5s dall’altra volevano inserire un centinaio di opere pubbliche da fare con una serie di commissari. Incredibilmente sono riusciti a litigare su questa roba e anche sull’abuso di ufficio, che dovrebbe essere considerato da parte dei funzionari pubblici solo quando c’è del dolo in termini penali”.
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Il giudizio di Porro sul governo Conte è molto severo: “State certi che, in un momento di emergenza in cui si dovrebbe fare e remare tutti insieme verso la stessa direzione, loro sanno solo enunciare titoletti della min*** come green economy, digitalizzazione della pubblica amministrazione e così via. Sono fenomenali nei titoli, ma sono tutte stron***”. E la conferma gliela offre subito il ministro Roberto Gualtieri che, mentre Conte teneva la conferenza stampa, esultava a suon di frasi fatte e titoletti: “Con il decreto semplificazioni l’Italia toglie il piede dal freno della burocrazia e schiaccia l’acceleratore: sblocco cantieri e investimenti, procedure più snelle, digitalizzazione PA e green economy. Ora a tutta velocità verso un‘Italia più semplice e innovativa”. Sono la caricatura di loro stessi.