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Nicola Zingaretti, il suo Pd insorge: "Tipico della cultura comunista: la criminalizzazione dell'avversario"
Nicola Zingaretti colpito dal fuoco amico. Nel Pd si sta assistendo ad un tutti contro tutti, dove ad avere sempre la peggio è il segretario. In tanti infatti vorrebbero vedere un uomo forte alla guida dei dem, magari proprio Stefano Bonaccini che da governatore dell'Emilia-Romagna non è passato inosservato. Lo stesso Bonaccini ha accarezzato l'idea di voler contribuire maggiormente al Pd. Proprio su di lui puntano molti dem che con Zingaretti non vantano ottimi rapporti.
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Nella giornata di ieri, domenica 5 luglio, in molti hanno minato la stabilità del partito tanto da spingere il diretto interessato a tentare di riportare la calma: "Grazie ad Orlando che ha detto la verità. Qualcuno aveva altri obiettivi e continua a picconare dal salotto di casa, ma hanno fallito. Solo il delirio di alcuni può esaltare la degenerazione delle divisioni". Per Zingaretti il problema è che "c'è chi si diverte a criticare solo noi e non la destra". Frase che ha scatenato un autorevole parlamentare dem che, in un retroscena del Corriere, esplode contro il segretario: "Un classico della cultura comunista: la criminalizzazione dell'avversario".