Più di un sospetto

Giuseppe Conte, il retroscena: "7 grillini pronti a votare contro", il governo cade sul Mes

Giuseppe Conte risponde piccato ad Angela Merkel sul Mes: "Rispetto la Cancelliera, ma a far di conto per l'Italia siamo io, Gualtieri e i ministri". E aggiunge: "Sul Mes non è cambiato nulla". Anche perché i 5Stelle l'hanno riservatamente accusato di non difendere abbastanza la loro posizione, di "lavarsene le mani". Anche perché in Senato si deciderà il destino del Mes e del governo e  la maggioranza è ad alto rischio. Fonti grilline fanno sapere che sarebbero "almeno sette" i senatori pentastellati pronti alla scissione in occasione del voto sul Mes.

 

 

Ebbene, con un meno sette, il governo rossogiallo che ora è quota 166-167 senatori, non avrebbe più i numeri a palazzo Madama. E se è vero, come dice un ministro dem, scrive il Messaggero, e afferma un alto esponente renziano che "sarebbero già pronti a correre in soccorso in 15-20 da Forza Italia", è anche vero che Conte teme questo epilogo che "snaturerebbe" governo e maggioranza. Di certo renderebbe entrambi ancora più fragili, detto che alla crisi e alle elezioni non crede nessuno. "Da qui a settembre si conoscerà il destino dell'Italia e del governo", annota Renzi. Settembre è infatti il mese in cui dovrà essere presentato il recovery plan a Bruxelles per poter incassare i 172 miliardi (80 a fondo perduto).