Slavina in Parlamento
Alessandra Riccardi, dopo il suo addio il M5s perde il controllo nella Commissione "vitale": ora comanda l'opposizione
L'addio di Alessandra Riccardi rappresenta per il Movimento 5 Stelle non solo una sconfitta visto e considerato che la grillina è passata ai banchi dei nemici, la Lega. Quello della Riccardi però è molto di più, è un grosso problema. Il suo addio ha infatti fatto perdere ogni presidio negli organi di giustizia interna, quelli - come ricorda Il Fatto Quotidiano - chiamati a decidere sui ricorsi contro il taglio ai vitalizi. All'interno della Commissione contenziosa, organo di primo grado, ci sono infatti il presidente, Giacomo Caliendo di Forza Italia e due rappresentanti della Lega: Simone Pillon e appunto la Riccardi. Saranno proprio loro domani e dopodomani a essere convocati per decidere sulla legittimità del ridimensionamento degli assegni per gli ex senatori varato due anni fa,
Leggi anche: Nicola Zingaretti al M5s in vista delle regionali: "No alle alleanze? Tafazzismo, ridicolo"
Non va meglio per il Movimento in secondo grado dove le decisioni divengono definitive. Qui la presidenza del Consiglio di Garanzia è di un altro azzurro, Luigi Vitali: nel collegio vi sono poi un rappresentante del Pd (Valeria Valente), uno di Fratelli d'Italia (Alberto Balboni) e almeno in origine un solo leghista (Pasquale Pepe). E così l'esclusione del M5S dalla partita sui vitalizi, il loro cavallo di battaglia, è ormai chiara. E la notizia peggiora se si considera che i membri di queste due commissioni durano in carica cinque anni, anche se nel frattempo hanno cambiato casacca.