Alessandro Di Battista a Dritto e rovescio: M5s, Renzi e Conte, Del Debbio fa saltare in aria tutto?
In un colpo solo, Paolo Del Debbio potrebbe sfasciare Movimento 5 Stelle, maggioranza e governo. Ospite di Dritto e rovescio è Alessandro Di Battista, l'uomo della settimana, e l'intervista pare un assist alla scalata del pasionario alla leadership di Beppe Grillo. L'ex deputato si schernisce: "Il Movimento deve essere rafforzato ma non penso che se io diventassi capo politico del M5s ci sarebbe chissà quale rafforzamento", perché come al solito le parole chiave sono "assemblea", "confronto", "collegialità". Poi però Dibba snocciola il suo show fatto di parole d'ordine che rimandano all'essenza del Movimento, quella che Grillo e Luigi Di Maio sembrano aver dimenticano in nome del governismo. E le ricette proposte dall'ex deputato sono esattamente l'opposto di quelle immaginate fino ad oggi dal premier Giuseppe Conte.
"L'Italia è un Paese molto forte ma sono un po' preoccupato. Dopo le pandemie aumentano sempre le disparità tra i ricchi e i poveri", spiega Dibba. La scoperta dell'acqua calda, ma tra i grillini romantici farà presa. "Il post-Covid sarà molto simile alla crisi 2011-12, forse peggiore. Per questo è importante pensare a delle ricette del tutto diverse da quelle del governo Monti, dobbiamo puntare al rafforzamento della classe media".
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Ancora: "Il problema enorme di questo paese, ma dell'Europa in generale, si chiama conflitto d'interesse. Barroso, numero uno della Commissione europea, finito l'incarico trovò subito un lavoro come consulente di una banca d'affari. In Italia ancora oggi ci sono i rapporti politica e sanità, politica e magistrati, politica e Rai, è una cosa oscena che deve essere risolta". Clou con la tragedia del Morandi, cavallo di battaglia di ogni oratore pentastellato: "Alcuni settori, come le infrastrutture, debbano essere controllate dallo Stato a maggior ragione dopo che è crollato il Ponte di Genova. Per me i Benetton devono andare via". Non può mancare un assalto a Matteo Renzi: "Alcune cose che dice sono un insulto nei confronti dei poveri". Non male, visto che il leader di Italia Viva è alleato del Movimento.