Governo spaccato
Roberto Speranza smentisce Conte sui pm di Bergamo: "Rifare tutto? Sinceramente non lo so"
"Rifare tutto? Sinceramente non lo so". Roberto Speranza, intervistato dal Corriere della Sera, risponde così a chi gli chiede un commento sulle parole di Giuseppe Conte, ripetute ai pm di Bergamo che stanno indagando per "epidemia colposa" sulla mancata istituzione della zona rossa a Nembro e Alzano. "Ci sarà modo di ragionare su tutto e lo farò con la massima serietà - spiega il ministro della Salute -. Quel che è certo è che ho sempre agito avendo a cuore la salute e la vita delle persone". L'impressione è che nel governo ciascuno giochi una partita individuale e non di squadra, e che in qualche modo sia cominciato lo scaricabarile nei confronti del premier.
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Politicamente, però, Speranza si tiene salda la poltrona: "Questo governo a tutte le energie e le forze per poter interpretare la fase di ricostruzione a cui siamo chiamati dopo aver gestito quattro mesi durissimi. Ora la sfida vera e trasformare una crisi così profonda in opportunità di ripartenza". Sulla prospettiva di un rimpasto di governo, Speranza è categorico: "Giusto che ognuno di noi alzi sempre l'asticella per fare di più e meglio, ma questa è la squadra. Nessun rimpasto, è il momento delle grandi idee e non di discutere delle caselle. La stagione del rigore e dei tagli alla spesa pubblica si va a archiviando, dobbiamo lavorare per ridurre le diseguaglianze e far ripartire la domanda". Il governo reggerà all'autunno? "Serve un maggior afflato politico. Credo che l'alternativa alla destra si costruisca attorno all'asse tra centrosinistra e M5s". Un'alleanza strutturale, a partire già dalle prossime elezioni regionali del 20 settembre.