fuoco amico
Alfonso Bonafede sostituito? Rabbia nelle chat M5s: il ministro sapeva degli assistenti civici e non ha detto nulla
Per Alfonso Bonafede non è un periodo tranquillo. A investire il ministro della Giustizia anche la polemica sugli assistenti civici. Tra domenica e lunedì i Cinque Stelle hanno puntato di nuovo il ministro per le "incomprensioni" sul progetto degli ausiliari civici. Il motivo? Il ministro per gli Affari regionali, nonché ideatore dei volontari impegnati a far rispettare le regole sul Covid, Francesco Boccia, nella sua intervista al Corriere, si è rivolto direttamente ai pentastellati: "Mi permetto di dire ai compagni di viaggio che avrebbero dovuto confrontarsi con Alfonso Bonafede, il loro capo delegazione, primo testimone di questa iniziativa".
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Ed ecco che non poteva mancare il putiferio: la chat governativa del Movimento ribolliva di veleni, con accuse incrociate. "Alfonso e il governo sono legati", dicono fonti dell'esecutivo tentando invano di difendere Bonafede. E ancora: "Chi attacca Alfonso in questo momento, lo lascia solo - precisano -. Al ministro è stata rafforzata la scorta e in questa fase delicata in cui sta rimettendo in carcere i mafiosi che altri hanno scarcerato, le polemiche interne non solo sono inopportune ma anche pericolose. Almeno di fronte a fatti gravi come questi, cerchiamo di restare compatti". Anche se i vari flop del Guardasigilli, prima con la scarcerazione dei boss e poi con l'accusa dell'ex pm antimafia Nino Di Matteo, fanno venire a molti la voglia di sostituirlo.