A gamba tesa
Nicola Zingaretti contro Giuseppe Conte: "Dialogo con le opposizioni, o elezioni"
Che il governo di Giuseppe Conte, nonostante le manovre di Sergio Mattarella per salvarlo, rischi come non mai lo confermano anche le parole di Nicola Zingaretti: "Il governo deve dialogare con le opposizioni. Se non ce la fa, vedo difficile che si possa riproporre una maggioranza diversa", ha affermato il segretario del Pd intervistato a SkyTg24. Insomma, Zingaretti quasi più vicino a Matteo Salvini e Giorgia Meloni che al premier: i due leader di opposizione, infatti, chiedono quel dialogo che il presunto avvocato del popolo continua a negare nella gestione della Fase 2 del coronavirus.
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Parole, quelle di Zingaretti, che arrivano dopo i recenti e durissimi attacchi di Matteo Renzi, che rimprovera a Conte circa le stesse cose ma con sfumature diverse: "Se prenderà la strada del populismo, non lo sosterremo", ha scandito in aula al Senato la scorsa settimana. Poi, le minacce di dimissioni di Teresa Bellanova. Insomma, il governo traballa. E se Renzi si sfilasse e l'esecutivo cadesse? "Solo il voto", taglia corto Zingaretti.
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Il segretario Pd si spende poi sul caso Nino Di Matteo-Alfonso Bonafede e sulle polemiche che stanno infiammando il dibattito politico: "Il Pd non si presterà a giochi di Palazzo o alla politica del chacchiericcio e degli sgambetti. Alla politica dico che la priorità è capire come combattere le mafie nelle carceri e come contrastarne l'inquinamento nell'economia legale". E a stretto giro, aggiunge: "Su questo dobbiamo trovare insieme le soluzioni e questo non c'entra nulla con il chiacchiericcio del sistema politico in queste ore". Infine, Zingaretti depotenzia le dichiarazioni di Andrea Orlando, che ha invocato un posto in cda nelle aziende private che lo Stato finanzierà o salverà: "Il sostegno non può passare attraverso la statalizzazione di queste aziende. Sono balle", ha concluso Zingaretti.