In solitario
Giuseppe Conte, liti tra le sacre stanze con Dario Franceschini: "Il premier balla troppo da solo"
Il governo Conte regge al momento perché tutti dicono che "non è il momento" e Conte, che non viene dalla politica ma ha imparato a conoscerla, esorcizza ogni dichiarazione scommettendo su se stesso e sull' incapacità altrui di costruire un' alternativa: "Vedrete che in autunno sarò ancora qui". Ma è chiaro che la pressione per l' emergenza da coronavirus e insieme la tensione per i giochi di potere che "si fanno alle mie spalle", gli abbiano fatto smarrire la lucidità. Lo scrive il Corriere della sera. Domenica pomeriggio, al vertice di Palazzo Chigi, Franceschini aveva più volte pregato il premier di rinviare la conferenza stampa al giorno dopo. Il titolare della Cultura non passa giorno senza litigare con Conte, siccome teme l' accumulo di passi falsi. In questo senso gli aveva chiesto di spostare l' annuncio della Fase 2 al lunedì.
Niente da fare e a sentire i sondaggisti - il combinato disposto tra le aspettative alte dell' opinione pubblica e la scarsa chiarezza di Conte nell' esposizione delle disposizioni, ha provocato la reazione dei cittadini, anche se il premier vanta ancora numeri considerevoli negli indici di gradimento, però persino i ministri del Movimento più vicini al premier si sono resi conto che "Giuseppe balla troppo da solo". Questo tipo di gestione non va bene al Pd, che chiede "maggiore collegialità", e neppure ai 5 Stelle