Democrazia sospesa?
Elisabetta Casellati, messaggio per Conte: "Il coronavirus? Convinta che il Parlamento sia centrale"
"Test sierologici per ripartire". Elisabetta Casellati, intervistata dal Corriere della Sera, la traccia la via per uscire dall'emergenza coronavirus ma non può sottrarsi al tema parallelo di queste settimane in Italia, oltre al lato sanitario ed economico: la "democrazia sospesa", come in tempo di guerra.
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La forzista, da presidente del Senato, non può schierarsi apertamente ma le sue parole, poche, suoneranno chiare la premier Giuseppe Conte e ai buoni intenditori. "Non posso entrare nel merito dell'azione di governo, ma resto convinta che provvedimenti suscettibili di incidere profondamente su diritti costituzionali, come le libertà essenziali, le attività produttive, debbano essere condivisi con le Camere". Cosa che, al di là di tardive cabine di regia, il governo non ha mai fatto preferendo di fatto decidere in autonomia, eliminando il contributo delle opposizioni, e trasformando il ruolo del Parlamento in mero megafono della maggioranza. E anche sull'Europa, il messaggio della Casellati è netto: "L'Unione europea deve elaborare soluzioni coraggiose, deve investire sulla ripresa dell'Italia liberando risorse e liquidità. Non ha senso ricevere un aiuto se questo significa nuove tasse e nuovi sacrifici per i cittadini".