Le consultazioni

Berlusconi, ecco cosa dirà a Renzi

Lucia Esposito

Un "terzo incomodo" si è insinuato in quello che sembrava un idillio politico tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Un terzo incomodo inaccettabile, intollerabile per il Cav: l'Ingegnere Carlo De Benedetti. E' come se all'improvviso Silvio avesse aperto gli occhi sul premier incaricato e si fosse accorto che Matteo coltiva un rapporto anche con l'editore di Repubblica. A far suonare un campanello d'allarme, sono state le parole di Fabrizio Barca durante la finta telefonata con Vendola organizzata dalla trasmissione La Zanzara. Barca descriveva l'Ingegnere come il vero regista del nascente governo e così il Cav ha cominciato a mettersi sulla difensiva. Ha cominciato a guardare con occhi diversi  a Renzi per cui non ha mai nascosto le sue simpatie e così a poche ore dalle consultazioni che vedranno la delegazione di Forza Italia guidata a Berlusconi impegnata in un faccia a faccia con Renzi.  L'incontro - Ora il Cav ha i piedi per terra, il solo pensiero che De Benedetti possa fare asse con Renzi, ha frenato tutto il suo slancio. Infatti all'appuntamento di oggi, mercoled' 19 febbraio, si presenta dopo aver espresso giudizi molto duri riportati da un retroscena su La Stampa. "Non ha avuto certo una bella partenza". E poi: "Perfino i suoi vecchi amici rifiutano di fare i ministri, col risultato che al governo Renzi sarà circondato dai traditori", dove per traditori il Cav intende gli alfaniani. Silvio non andrà oltre un'opposizionde costruttiva, blinderà il patto sulle riforme a cominciare da quella elettorale ma pretenderà che renzi non faccia alcuna concessione ai piccoli partiti. Lamenterà la mancanza di attenzione al "capitolo giustizia" e sottoporrà le proposte economiche al giudizio di Brunetta. Insomma, il Cav va alle consultazioni con una minore disponibilità verso Matteo.