Consultazioni con l'insidia
Ncd, Alfano a Renzi: "All'Economia e Giustizia vogliamo garanzie"
Matteo Renzi prosegue il suo giro di consultazioni per formare il nuovo governo. Ma gli ostacoli non mancano. I numeri al Senato sono ballerini al punto che Matteo è stato costretto ad aprire anche all'ipotesi di un'alleanza col gruppo Gal che conta ben 11 senatori. Ma il vero nodo da sciogliere è sulla lista dei ministri e sul programma di governo. Il premier incaricato ha incontrato Angelino Alfano e la delegazione di Ncd. Al centro del colloquio la squadra di governo e i punti su cui trovare un'intesa. "Uno scoglio è superato. Si profila un governo formato dalla stessa maggioranza che ha sostenuto Letta. Quindi, un governo senza Vendola", ha affermato Alfano parlando ai giornalisti. Il nodo delle poltrone - Insomma l'intesa sulla maggioranza c'è, ma per andare avanti Angelino vuole garanzie sulle poltrone: "Non facciamo nomi ma chiediamo alla giustizia un garantista e sull'Economia non vogliamo qualcuno che sia in dissenso con le nostre proposte. A Renzi chiediamo dei nomi compatibili con le nostre proposte, che sono di centrodestra”. Insomma Renzi non potrà scegliere di testa sua, la lista per i ministri dovrà sottoporla al giudizio di Alfano. Poi l'avvertimento: "Per essere subito chiari, abbiamo detto mai una patrimoniale. Se si ha in mente di farla Ncd non è disponibile". Infine Alfano sottolinea che "Ncd non teme le elezioni". "Non abbiamo paura di nessuno sbarramento. I sondaggi fanno i conti con la legge elettorale venuta fuori dalla Consulta. Supereremmo agevolmente tutti gli sbarramenti previsti. Non avremmo necessità di stare in coalizione, li potremmo superare da soli", ha assicurato il leader di Ncd. "Quando avremo parlato con gli italiani dicendo i nostri punti di programma si capirà con chiarezza e forza che c'è un centrodestra del futuro in grado di realizzare ciò che il centrodestra del passato non è riuscito a realizzare". Grillo da Renzi - Intanto anche Beppe Grillo inconterà Matteo Renzi per le cosultazioni. Il leader Cinque Stelle si era rifiutato di andare a Montecitorio, ma il referendum laciato sul suo blog per chiedere alla base se fosse opportuna la pesenza dell'M5s alle consultazioni, ha imposto a Beppe il viaggio a Roma: "La consultazione si è conclusa con 41.240 Votanti su 85.408 Aventi diritto i favorevoli all'incontro con Renzi sono stati 20.843, I contrari 20.397. Domani una delegazione composta da Beppe Grillo e i capigruppo di Camera e Senato, D'incà e Santangelo, incontrerà Renzi. Sarà chiesto lo streaming dell'incontro".