Matteo il burattino dell'Ing?

Fabrizio Barca al finto Vendola: "De Benedetti voleva che entrassi nel governo"

Ignazio Stagno

"Ho ricevuto pressioni da De Benedetti, ma io il ministro non lo faccio". Parola di Fabrizio Barca. L'ex ministro di Monti è entrato nel toto-nomi per un dicastero nel governo Renzi, in particolare per il ministero dell'Economia in cui non verrà riconfermato Fabrizio Saccomanni. Intercettato dal finto Vendola de La Zanzara, al telefono, Barca si lascia andare a rivelazioni che imbarazzeranno tanto Renzi quanto l'Ingegnere ed editore di Repubblica. Di fatto sulla lista dei ministri del nuovo governo del rottamatore ci sarebbe la mano di Carlo De Benedetti. Quella lista, stando a quel che dice Barca, la vorrebbe compilare lui in persona. Il finto Vendola frega Barca e sputtana Renzi e Ing Ascolta la telefonata su Liberotv De Benedetti e la lista dei ministri - Cadendo nel tranello de La Zanzara, Barca rivela al finto Vendola: "Il padrone della Repubblica, con un forcing diretto di sms, attraverso un suo giornalista, con una cosa che hanno lanciato sul sito ‘chi vorresti come ministro dell'Economia' dove ho metà dei consensi, ha cercato di convincermi ad accettare il ministero. Questi sono i metodi. Legittimi, per carità. Questo è il modo di forzare, di scegliere, di discutere. Non una volta chiedendomi: ma se lo fai cosa fai?. Se io dico che voglio fare una patrimoniale da 400 miliardi di euro, cosa che secondo me va fatta, tu cosa rispondi? Mi dici che va bene?". Insomma l'Ing, penna in mano, si mette a fare la lista dei ministri per il "suo" Matteo. Non a caso De Benedetti vorrebbe Barca, uomo dell'ala più a sinistra del Pd, un "rosso", insomma, come "rossa" è Repubblica.  "Renzi non ha un piano" - Barca, ex ministro della Coesione Territoriale nel governo Monti, nella telefonata col finto Vendola è un fiume in piena. Ne ha pure per Renzi: "Nichi - dice ancora Barca - è una cosa che è priva...non c'è un'idea, c'è un livello di avventurismo. Non essendoci un'idea, siamo agli slogan...Questo mi rattrista, sto male, sono preoccupatissimo perché vedo uno sfarinamento veramente impressionante, Nichi". Dunque hai rifiutato, insiste il finto Vendola, interpretato da Andro Merkù: "Ho rifiutato secco - risponde -, ma secco in un modo...Ieri ho dovuto scrivere un messaggio..attraverso la Annunziata mi è arrivato un messaggio: ma se ti chiama il presidente? Ho dovuto mandare un sms scritto così:...vi prego di non farmi arrivare nessuna telefonata".  "Avventurismo senza idee" - Barca è inarrestabile. Dopo aver sbugiardato De Benedetti, smonta pure Renzi, che ha le idee ben poco chiare: "Sono colpito - continua - dall'insistenza, il segno della loro confusione e disperazione... e poi in tutto questo ovviamente io dovrei essere quello tuo...e ovviamente c'è pure la copertura a sinistra...sono fuori, sono fuori, sono fuori di testa!". Ma Matteo ti ha detto qualcosa in particolare?, chiede il finto Vendola. La risposta: "No, lui no. Tutto questo non capendo, Nichi, neanche le persone. Se mi chiami, vengo, ci vediamo mezz'ora, ti spiego in cinque minuti e ti do anche qualche consiglio perché io sono fatto così. No, invece tutto questo attraverso terzi, quarti, quinti, un imprenditore...". Picche all'Ing -  Infine l'ex ministro ritorna ancora sulle insistenze di De Benedetti, e spiega ancora le ragioni del suo secco rifiuto: "Lui non si rende conto che io più vedo un imprenditore dietro un'operazione politica più ho conferma di tutte le mie preoccupazioni. Un imprenditore che si fa sentire...". Una brutta grana, per Renzi, questa telefonata: rischia di apparire come un burattino mosso dalle esperte mani dell'Ingegnere, che non a caso, con Repubblica e col resto del suo impero mediatico, da tempo tira la volata a Matteo. La smentita - Interpellato dall'Ansa, però, De Benedetti smentisce quanto affermato da Barca: "Da molti anni conosco e stimo Fabrizio Barca. Sempre che siano vere le dichiarazioni attribuitegli, rimango sbalordito. Non lo vedo, non lo sento e non scambiamo messaggi da diverso tempo. Non capisco pertanto da chi abbia ricevuto queste presunte pressioni a fare il ministro dell'Economia, certamente non da me. Non mi occupo di nomine politiche perché non è il mio mestiere. Ho sempre rispettato l'autonomia della politica", ha concluso l'Ingegnere.