Occhio al portafogli

Renzi premier, la prima mossa: nuove tasse per ammazzare i risparmi

Giulio Bucchi

La prima misura economica che Matteo Renzi con il suo nuovo governo adotterà sarà un aumento di tasse. Lui non le considera tasse, ed è convinto che non sia per nulla impopolare aumentare le aliquote sui cosiddetti capital gain, e cioè sui guadagni di borsa e le rendite finanziarie. È stato quasi un ritornello per Renzi sia nella campagna per le primarie 2012 che in quella per il 2013. E adesso c’è anche qualcosa in più: l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie è espressamente previsto nel «jobs act», la proposta ancora in bozza di riforma del lavoro presentata dall’attuale segretario del Pd. L’idea del premier che sta per ricevere il mandato dal presidente della Repubblica italiana è quella di portare l’attuale aliquota del 20% al 25%, che è più o meno la media della tassazione nei 18 paesi dell’area dell’euro. Tutto quel che si ricava da questa misura nella proposta originaria sarebbe dovuto andare a ridurre l’Irap, che è la tassa più contestata dalle imprese italiane (odiosa anche perché la base imponibile si calcola sulla forza lavoro in carica, e quindi penalizza più chi assume di chi licenzia). (...) Leggi l'articolo integrale di Franco Bechis su Libero in edicola oggi, sabato 15 febbraio