I numeri lo condannano
Matteo Renzi, il blitz a Palazzo Chigi gli costa 800mila voti
Matteo Renzi subito premier: l'eventualità ora è una certezza. Una certezza che però non piace affatto agli italiani. Secondo un sondaggio dell'Istituto Piepoli, infatti, solo un italiano su sette, ossia il 14% del campione, è favorevole al passaggio immediato del segretario del Pd a Palazzo Chigi. La maggior parte degli intervistati, il 39%, si è espressa a favore delle elezioni a primavera. Un sondaggio che dovrebbe spaventare Renzi, come lo dovrebbe spaventare la rilevazione di cui dà conto Chiara Giannini nell'articolo che segue: il blitz, a Matteo, può costare una valanga di voti. E se la scelta della Direzione del Partito democratico di mettere Matteo Renzi a Palazzo Chigi al posto di Enrico Letta fosse una mossa tafazziana? Un segretario premier è un buon viatico per vincere le elezioni? Stando a Coesis Research, istituto indipendente specializzato in ricerche di mercato, il Pd con un governo guidato da Renzi, potrebbe «perdere certamente consensi. Circa il 2%, pari a 800mila voti», spiega ad Affaritaliani.it Alessandro Amadori, esperto di comunicazione e marketing politico e numero uno di Coesis Research. Il sondaggista analizza quanto sta accadendo in queste ore nel mondo della politica. «Si conferma l’anatema di D’Alema, ovvero la vocazione della sinistra italiana a essere di Palazzo e non di popolo. Renzi sta a Letta come D’Alema sta a Prodi. Stesso schema, è il vecchio che ritorna. Alla fine gli unici che si sono presentati davanti agli elettori per andare al governo, vincendo, sono Berlusconi e Prodi». Secondo Amadori al sindaco di Firenze piace «vincere facile. Si tratta di una chiara e classica operazione di palazzo a tutti gli effetti, da Prima Repubblica. Il Pd perde quello spirito di innovazione che aveva conquistato con le primarie e la vittoria di Renzi». Tutti i voti persi dal Pd andrebbero al Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, «perché», spiega Amadori, «aumenta il fastidio verso la politica». Stando all’ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani, realizzato mercoledì da Datamedia Ricerche, per Il Tempo, si registra una situazione pressoché stabile con la coalizione di centrodestra al 36,8% e quella di centrosinistra 35,9%. Nell’area di centrodestra c’è Forza Italia stabile al 22,5%, stabile anche il Nuovo Centro Destra al 4,9%, la Lega Nord fa registrare un +0,1% e si attesta al 3,6%, anche Fratelli d’Italia-AN cresce dello 0,1% e arriva al 2,1%. Nel centrosinistra troviamo il Partito Democratico al 31,8% (-0,2%), Sel stabile al 3%. Scelta Civica è stabile all’1%. Il Movimento 5 Stelle fa segnare un +0,3% e arriva al 21,3%. Il dato sull'astensione è al 22,5% con un +0,2%, gli indecisi sono al 17,8%, schede bianche o nulle 2,1%. di Chiara Pellegrini