Lo scenario
Sondaggio Swg: centrosinistra avanti, Alfano giù
La guerra dei sondaggi s'arricchisce di un nuovo capitolo. C'è chi sostiene che il centrodestra sia in grande vantaggio, eppure l'ultima rilevazione Swg afferma l'esatto opposto: davanti ci sarebbe il centrosinistra, che questa settimana supererebbe anche il 37% necessario per imporsi al primo turno nel nuovo "regime Italicum". Per Swg sarebbero ben pochi i benefici per il centrodestra con il ritorno di Pier Ferdinando Casini. Sinistra - La parola ai numeri. Negli ultimi sette giorni il Pd avrebbe guadagnato 2 punti, passando dal 31,3% al 33,4%, mentre Sel di Vendola raggiungerebbe il 3,6%, in salita di 0,1 punti. Gli altri partiti della coalizione di centrosinistra raggranellerebbero lo 0,7%: così la coalizione raggiungerebbe un agognato 37,7%, sufficiente per vincere le elezioni al primo turno e ad ottenere la maggioranza assoluta alla Camera, senza neppure passare per il ballottaggio. Destra - E nel centrodestra? La coalizione si fermerebbe a soli tre punti di distacco (tre punti però decisivi), al 34,6 per cento. Come detto, l'inclusione di Casini non pare cambiare di molto le carte in tavola: vale solo lo 0,6% in più. Per Swg nell'ultima settimana Forza Italia ha guadaganto l'1% passando così al 21,1%; cresce la Lega Nord dello 0,6% e sale al 5,3%, mentre cala Ncd dello 0,6%, Fdl dello 0,5% e La Destra dello 0,7%. In calo dello 0,5% anche gli altri partiti: ne segue un totale stimato al 34,6 per cento. Altri - L'Udc di Casini, dopo l'annuncio del "ritorno" al berlusconismo, resta immobile all'1,3%, come se la decisione non avesse minimamente influenzato l'elettorato di riferimento. Per Swg, tra gli altri partiti, guadagna invece terreno Scelta Civica di Mario Monti, al 2,6%, mentre perde qualche decimale il M5S: i grillini sarebbero comunque oltre il 21 per cento. Perdono strada anche Rifondazione Comunista (-0,5%) e Idv (-0,2%). Infine il maxi-partito di indecisi e astenuti, che conterebbe il 40,2% degli aventi diritto al voto. Lo scenario - Numeri, cifre e rilevazioni che indicano come, tra gli altri, anche Ncd perda voti e consensi. Il partito di Angelino Alfano sconta il sostegno a un governo sempre più impopolare, tanto che tra le segrete stanze romane si comincia a discutere di una nuova possibilità, di un'ipotesi destinata a complicare ulteriormente il quadro e la vita al governo. Come spiega Barbara Romano su Libero di domenica 9 febbraio, potrebbe essere Ncd il nuovo "alleato" di Renzi nella guerra a Letta. I 30 voti degli alfaniani, magari voti contrari sull'Italicum o sul salva-Roma, metterebbero l'esecutivo in minoranza e di fatto costringerebbero il premier alla resa. I sondaggi, insomma, potrebbero convincere Angelino a staccare la spina a ciò che resta dell larghe intese (anche perché, ed Alfano può usarlo come casus belli, Ncd vuole la sostituzione di Fabrizio Saccomanni nell'imminente rimpasto. Una sostituzione a cui Letta e Napolitano, però, non pensano affatto).