Senza vergogna
Casta, un deputato paga in tasse solo il 18%
Quante volte la parola "casta" è stata affiancata alla parola "privilegi? E quante altre volte è capitato che la parola deputati" evocasse anche il pensiero dei "vitalizi d'oro"? Troppe, ma d'altronde, ormai, ci abbiamo fatto l'abitudine. Sono cose che si sanno. Eppure, la Casta, cela altri misteri. Per esempio, quello che ancora in molti non sapevano, come riporta il settimanale l'Espresso, è che grazie a un escamotage i deputati pagano solo il 18 per cento di Irpef, versando così solamente la metà di un pari grado aziendale: il manager (che un po' come tutti i "comuni mortali" paga una cifra vicino al 40%). La peculiare abilità contabile dei nostri politici viene raccontata sul settimanale da Stefano Livadiotti. Il trucco - C'è un trucco, insomma, che come per le migliori magie, però, è ben nascosto. Come riporta l'Espresso la gentile concessione alla casta deriva da "un'interpretazione generosa dell'articolo 52, comma 1, lettera b, del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi)". La lettera b dell'articolo recita infatti che "non concorrono, altresì, a formare il reddito le somme erogate ai titolari di cariche elettive pubbliche, nonchè a coloro che esercitano le funzioni di cui agli articoli 114 e 135 della Costituzione, a titolo di rimborso di spese". Frasi un po' contorte che nascondono la semplicità della magia: per il parlamentari, i rimborsi, hanno varie forme. Come diaria, trasporti, voli, telefono e chi più ne ha più e metta. Qaulche numero - L'Espresso mette poi a confronto le cifre che incassa un parlamentare e un pari grado a livello aziendale, ovvero il manager. "L'incasso annuale lordo delle due figure - riporta Livadiotti - è più o meno 235.615 euro l'anno. Mentre il manager privato dovrà pagare sui 189.431 euro di base imponibile il 39,4 per cento di Irpef, cioè 74,625 euro, portandosi a casa 114.806 euro netti, il suo equivalente parlamentare pagherà il 18,7 cioè 35,512, meno della metà, mettendosi in tasca 153.919 euro netti".