Il nuovo partito

Forza Italia, la Rossi capo dello staffFitto rifiuta la nomina alla commissioneper le alleanze nel centrodestra

Matteo Legnani

La "pietra angolare" della nuova Forza Italia è stata messa. Ma dopo la nomina di Giovanni Toti a "consigliere politico" resta aperta la questione dell'ufficio di presidenza, nel quale dovrebbero accomodarsi i Fitto, i Verdini, le Santanchè. Ma poteri e dimensioni di questo "direttorio" restano ancora da decidere. E così Silvio Berlusconi procede alle altre nomine, meno problematiche. Ieri ha voluto premiare la senatrice Maria Rosaria Rossi, la persona dopo Francesca Pascale che più gli è stata vicino nei lunghi mesi dopo la condanna per frode fiscale nel processo Mediaset. E visto il ruolo ricoperto informalmente fin qui, è logico che la Rossi sia stata ufficialmente nominata "capo dello staff presidenziale". La seconda mossa del Cavaliere  ha invece toccato alcuni dei notabili del partito: Matteoli, Fitto, Romano, Osvaldo Napoli e Alessandro Cattaneo sono stati nominati (il primo presidente, gli altri membri) di un "comitato per i rapporti e le alleanza nel centrodestra". Un organo che in se' dovrebbe avere un peso importante nelle prossime strategie del partito, con l'intesa con Casini da definire nelle forme e nei contenuti e il rapporto con la Lega che si vorrebbe mantenere nonostante le minacce di Maroni di rompere tutto se Forza Italia aprirà ai centristi. Non fosse che in Forza Italia, alla fine, a decidere di alleanze e intese è sempre stato in prima persona Silvio Berlusconi. E il "comitato" appare appena più che un organo consultivo. Raffaele Fitto, infatti, ha di fatto respinto la nomina: "Darò una mano, ma io non faccio parte di alcuna commissione e ribadisco di non voler ricoprire alcun incarico. Attendo quindi la costituzione degli organi statutari del movimento". Cioè: niente contentini, la battaglia per l'ufficio di presidenza continua fino al cedimento di alcuni dei contendenti.