La mossa
Istituto Ipsos, il sondaggio: con Casini, Forza Italia vince al primo turno
"Il presidente Berlusconi del ritorno di Casini non è per nulla entusiasta". Parola di Giovanni Toti. Il consigliere politico del Cav frena sull'ipotesi di un ritorno a casa di Pierferdy, ma i sondaggisti sono già a lavoro per capire quanto possa essere determinante l'ingresso dell'Udc nella coalizione di centrodestra. A fornire uno scenario in caso di voto anticipato con i centristi nell'area berlusconiana è l'istituto Ipsos che sul Corriere della Sera prova ad interpretare gli scenari di voto con Casini al fianco di Forza Italia. Per capire quanto possa essere decisivo l'Udc alle urne bisogna partire dall'Italicum. E' infatti il nuovo schema della legge elettorale a guidare i giochi e le coalizioni dovranno adeguare pian piano la loro strategia al nuovo sistema elettorale. Così dopo l'apertura di Casini i giochi si ribaltano. Come sottolinea l'Istituto Ipsos prima dell'annuncio di Casini che ha affermato di voler rientrare nel centrodestra, il Cav e la sua coalizione avrebbero rischiato di doversela vedere col centrosinistra al secondo turno con un ballottaggio. Silvio vince al primo turno - Senza Casini il centrodestra non raggiungerebbe la soglia per chiudere la partita al primo turno fermandosi al 34 per cento con il centrosinistra davanti al 36 e i grillini al 20,7 per cento. In questo caso il secondo turno sarebbe inevitabile, e il Cav sa bene che l'elettorato moderato è meno incline ad un ritorno ai seggi nello spazio di 15 giorni. Così Casini potrebbe risolvere il problema: con Pierferdy in coalizione il centrodestra vincerebbe le elezioni già al primo turno. In questo caso il centrodestra raggiungerebbe il 37,9 per cento conquistando subito palazzo Chigi e il premio di maggioranza ottenendo 326 seggi rispetto ai 185 del centrosinistra e i 106 del Movimento Cinque Stelle. Fuori i partitini - Ma quello di Casini sarebbe una sorta di "sacrificio" nel nome del gioco di squadra. Già, perchè in questo scenario l'Udc si attesterebbe al di sotto della soglia del 4,5 per cento. Pur portando in dote i voti necessari all'affermazione del centrodestra, Casini&Co. non otterrebbero seggi in Parlamento. E a rischiare è pure la Lega Nord che nonostante possa godere del cosìdetto "Salva Lega" difficilmente riuscirebbe a raggiungere il 9 per cento in 3 regioni. Stando così le cose il centrodestra vincerebbe le elezioni al primo turno, ma in Parlamento avrebbero accesso solo quattro partiti: Forza Italia, Pd, M5s e Ncd. Un aspetto da non sottovalutare. L'Italicum e il "patto del Nazreno" tra Cav e Renzi ha un solo obiettivo: semplificare la politica facendo fuori le formazioni più piccole.