Lo scatto in avanti di casini

Il centro si divide: chi va a destra e chi va a sinistra

Matteo Legnani

Sarà da vedere se il disegno di Pierferdinando Casini per un riapprodo dell'Udc nel centrodestra accanto a Forza Italia diverrà realtà. Dagli azzurri, Berlusconi e Toti in primis, è arrivato un altolà, legato alle precedenti delusioni ricevute in passato dal leader Udc. Ma lo scatto in avanti di Pierferdy, che dopo la definizione delle soglie di sbarramento dell'Italicum si è visto perduto, hanno già mandato in agitazione il "centrino" di cui Casini è (era?) il polo d'attrazione. E se è vero che, come ha detto lo stesso leader udc che "il terzo polo è morto, o meglio lo ha fatto Grillo", è logico attendersi un riposizionamento delle forze che lo compongono di qui a qualche mese, al di là di quelli che potranno essere le scelte per le europee, dato che tutti ma proprio tutti stanno già ragionando in ottica-politiche. Così, Berlusconi permettendo, è da attendersi che a seguire Casini verso un approdo nel centrodestra saranno i popolari di Mario Mauro, nati da una scissione di Scelta civica. E, ma occorre vedere come e se si ricomporrà la frattura delle fratture, anche il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Dall'altra parte della barricata dovrebbero invece trarre riparo con ogni probabilità Mario Monti e Scelta civica: "A noi interessano i contenuti, dall'Europa al mercato del lavoro e su questo Renzi può essere un interlocutore" spiega Bendetto Della Vedova. Gli fa eco la presidente di Sc, Stefania Giannini: "Con il segretario del Pd ci confrontiamo su riformismo, e se agli annunci seguiranno i fatti si avvierà di certo un dialogo importante. Certo, tanto Forza Italia quanto il Pd farebbero volentieri a meno di questi interlocutori. Ma quel 37% dell'Italicum potrebbe costringerli a mandare giù i bocconcini amari.