Finanziaria regionale
In Piemonte i consiglierisi "anticipano" il vitalizio
Il Consiglio regionale del Piemonte ha dato il via libera alla legge finanziaria 2014, manovra di circa 11 miliardi di euro che "tenta di dare risposte concrete a tutte le principali necessità della cittadinanza piemontese, pur tra le mille difficoltà di un momento così delicato per le casse degli enti pubblici", come afferma il vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Piemonte Gilberto Pichetto Fratin. "Sono soddisfatto per l’approvazione del bilancio - afferma poi il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota -. Abbiamo ereditato una Regione sull'orlo del baratro ed oggi siamo in grado di dare, nonostante lo Stato centrale ci penalizzi in ogni modo e la crisi, risposte importanti ai cittadini e al nostro sistema produttivo". I vitalizi - La manovra finanziaria prevede però anche un emendamento sui vitalizi che permette ai consiglieri di ritirare subito i contributi versati, rinunciando poi al vitalizio che spetterebbe loro al momento della pensione. L'emendamento non è stato approvato all'unanimità; Daniele Cantore, capogruppo di Ncd, e Mario Carossa della Lega Nord, non lo hanno firmato, mentre il Pd ha votato contro. Una scelta inopportuna, soprattutto considerando la grave crisi che stanno affrontando tutte le regioni italiane e in particolare quella piemontese, che non ha una delle situazioni finanziarie più floride d'Italia. E il cui Consiglio è sotto inchiesta per i rimborsi spese irregolari. “Era il momento meno opportuno per fare questa discussione” ha affermato infatti il leghista Mario Carossa, capogruppo del partito in regione. E il capogruppo del Pd, Aldo Reschigna ha aggiunto “La maggioranza si è concentrata su una misura di cui non si coglie l’urgenza, nonostante lo stesso presidente del Consiglio, Valerio Cattaneo, avesse chiesto di soprassedere”. La polemica - Ora ci si chiede, come mai tutta questa fretta nell'approvare i rimborsi in un momento in cui le casse della regione mancano di liquidità? Le risposte sono molteplici: tenendo presente che circa 40 consiglieri sono indagati nell’inchiesta delle spese pazze, uno dei motivi dell'urgenza potrebbe essere che la Corte dei Conti potrebbe presto chiedere un risarcimento e i consiglieri si starebbero quindi procurando un "fondo cassa" a cui attingere in futuro. Un'altra ipotesi è che, di fronte alle difficoltà finanziarie delle Regioni, Piemonte compreso, in futuro gli stessi vitalizi possano essere ridimensionati se non aboliti. Il ritiro dei contributi è facoltativo, ma si prevede che la spesa complessiva per la Regione si aggirerà tra i 7 e i 15 milioni di euro.