La mossa
Berlusconi:"Prendiamoci i voti del Movimento Cinque Stelle"
La battaglia elettorale è già cominciata. Mentre Renzi attende di staccare la spina a Letta, il Cav, forte dei sondaggi che danno Forza Italia in continua crescita, serra i ranghi e si prepara per il voto. Silvio cerca di interpretare la pancia degli elettori italiani e le sue rilevazioni e i dati che sono sulla sua scrivania dicono una sola cosa: c'è una grande fetta di elettorato grillino che è pronto a cambiare schieramento. Ed è a quella fascia di elettori che il Cav parla e che cerca di portare dalla sua parte. "Abbiamo commissionato un sondaggio - ha detto l'ex premier intervenendo telefonicamente all'inaugurazione del club Forza Silvio 2.0 di Forlì - che dimostrerebbe che il 20% degli elettori del movimento 5 stelle sono delusi dal comportamento dei loro parlamentari - ha detto -. Tra loro c'è disaffezione e quindi ci sono molte possibilità di far cambiare loro il voto convicendoli". I club Forza Silvio - E così in vista della convention del 26 gennaio il Cav mobilita i club Forza Silvio: "C'è bisogno - ha detto - di tanti italiani che costruiscano i club, che facciano i difensori del voto, i missionari azzurri, che vadano a convincere gli elettori di ogni sezione, ogni club metta in campo una decina di entusiasti e vadano al porta a porta. Abbiamo fatto un esperimento in tre sezioni elettorali e siamo riusciti ad identificare le posizioni politiche di quasi tutti gli elettori di quella sezione. E' inutile andare da quelli del Pd, i nostri basta tenerli in caldo, ma dobbiamo convincere gli indecisi e i delusi del M5s, con una catena di Sant'Antonio e un porta a porta". Infine Silvio ha parlato della riforma elettorale. Premio di maggioranza - L'obiettivo è chiaro: "Con il premio di governabilità del 16% possiamo avere da soli la maggioranza in parlamento. È quasi una follia - ha spiegato l'ex premier - un tentativo eroico, ma credo che dobbiamo crederci e avere fiducia che è possibile arrivare, con il premio di governabilità del 15%, ad avere da soli la maggioranza in parlamento e fare quello di cui l'italia ha bisogno dal 1948 ad oggi".